Ultima modifica: 30 Giugno 2022
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Lettera alla scuola

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una lettera alla nostra scuola da parte dei genitori delle classi terze di scuola secondaria.

 

Quarrata 30 giugno 2022

 

Carissimo Dirigente e carissimi professori e professoresse,

 

Questa mattina i nostri figli riceveranno il diploma di terza media o, come si chiama oggi, il certificato delle competenze. In noi genitori nasce quindi spontanea una riflessione sul percorso fatto dai nostri ragazzi in questi tre anni. Se ci chiedessero di fare un bilancio non potrebbe che essere positivo. All’Istituto Bonaccorso, sin dalla scuola dell’ infanzia, hanno trovato un ambiente accogliente e qualificato. Hanno potuto formarsi non solo dal punto di vista didattico ma anche e soprattutto da quello personale.

I docenti che hanno incontrato sul loro cammino si sono presi cura di loro. Sono stati attenti ai loro interessi, alle loro caratteristiche e hanno cercato di personalizzare il loro curriculum formativo.

Hanno avuto l’opportunità di crescere in una scuola attenta a costruire un percorso di apprendimento motivante e capace di valorizzare i punti di forza di ognuno e sensibile anche alle eventuali fragilità.

Una scuola aperta al dialogo con le famiglie che cerca costantemente strategie efficaci per renderle partecipi della vita scolastica del proprio figlio.

Una scuola dinamica, che guarda al futuro educativo dei suoi allievi con grande coraggio. Il progetto del “Grande trasloco” e quello dei corsi elettivi del sabato ne sono un esempio.

E non possiamo certo dimenticare i difficili anni della pandemia. Ci siamo ritrovati tutti improvvisamente smarriti, ma voi insegnanti e lei Dirigente, non ci avete abbandonati. In poco tempo avete organizzato e condotto la tanto “famigerata” dad e lo avete fatto nel migliore dei modi possibili. Vi siete assicurati che tutti i ragazzi avessero gli strumenti tecnologici utili alla connessione e, facendo ciò, nessuno ha perso un solo giorno di lezione.

Siamo certi che sia stato un periodo molto complicato anche per voi, eppure vi siete sempre presentati con il sorriso sulle labbra, rassicurando così tutti noi.

Caro Dirigente, lei un giorno ha detto: “Come si fanno le cose è più importante di quante e quali cose si fanno.” E ancora che: “Ci sono alcune parole che possono diventare le ‘rocce’ a cui affidarsi per non farsi travolgere dai flutti di un tempo e di un linguaggio dove tutto conta allo stesso modo. Per imparare ad essere. Alcuni anni fa ne avevo scelte tre: Grazie!, Eccomi!, Aiuto!.” E: “La nostra responsabilità è quella di far maturare queste parole, perché diventino rocce – cioè punti di riferimento stabili – per i nostri ragazzi, senza per questo pensare di voler incanalare il vento – cioè la loro identità mutevole e cangiante. È in gioco la libertà – valore supremo ma anche mistificabile – che si sviluppa soltanto con la capacità di distinguere la leggerezza del vento e la pesantezza delle rocce, e vivendo pienamente entrambe le dimensioni.

Ecco, crediamo fermamente che, se i nostri ragazzi oggi sono un po’ più pronti per navigare nel grande mare della vita è anche merito vostro.

Seneca infatti ha scritto: “Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele”!

 

Con stima e affetto i genitori delle classi terze, anno scolastico 2021-2022