Ultima modifica: 23 Agosto 2021
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Welcome – Scuola Aperta

Welcome – Scuola Aperta

 

  • Dove nasce l’esperienza

Quarrata è una città di 26 mila abitanti situata nella provincia di Pistoia.
Un elemento storico che ha determinato le caratteristiche sociali e culturali della città è stato lo sviluppo economico degli anni ’50 e ’60. Questo infatti, oltre a favorire il moltiplicarsi di medie e piccole imprese mobiliere, incentivò l’afflusso di famiglie in cerca di lavoro, provenienti prevalentemente dalle regioni più povere del sud Italia. Il forte incremento demografico spinse alla realizzazione di opere di edilizia popolare nelle quali potessero trovare alloggio le famiglie immigrate. Ancora oggi questi nuclei familiari, provenienti da ambienti socialmente e culturalmente molto diversi, presentano grosse difficoltà di integrazione.

La città presenta altre problematiche che spingono ad elaborare risposte territoriali innovative:
– La forte crisi economica continua a produrre effetti negativi sul tessuto sociale e lavorativo.
– Aumenta progressivamente la presenza di cittadini migranti (10,9% della popolazione): la percentuale è più elevata se si considerano i minori di 14 anni (16,2%) ed i giovani tra i 15 e i 25 anni (17,8%).
– Aumento esponenziale del fenomeno dei NEET.
In un contesto di forte crisi ed indebolimento del tessuto sociale, economico, istituzionale e relazionale si assiste sempre più frequentemente alla nascita ed allo sviluppo di approcci innovativi, di sperimentazioni, di attivazione di processi inediti che accomunano soggetti di diversa natura nella ricerca di soluzioni positive. Si tratta di terreni tanto inesplorati quanto fertili, dove emerge prepotentemente la voglia, l’entusiasmo, la voce di chi mette a disposizione testa e mani e le pone a servizio del cuore.
Su questa scommessa si concentrano i due Istituti Comprensivi del territorio, il Comune di Quarrata, l’associazione di volontariato Pozzo di Giacobbe, la Cooperativa sociale Gemma e la Cooperativa sociale Integra.
  • La risposta del territorio

“Una Scuola di Comunità”: Prima ed importante scommessa è quella di costruire una Scuola di comunità, con il concorso e la reciproca positiva “contaminazione” e compenetrazione di saperi che provengono da luoghi diversi tra loro: il volontariato organizzato, la cooperazione sociale, l’istituzione scolastica, la pubblica amministrazione, la famiglia, con il riconoscimento di quest’ultima come il perno attorno al quale ruota l’attenzione e la cura verso i bambini e, di conseguenza, il rapporto privilegiato con il presente che è capace di costruire il proprio futuro.
“Missione”: Questo progetto non rappresenta altro che la risposta della comunità al proprio bisogno di comunità: partiamo dalla condivisione di obiettivi e valori per poi vedere in che modo questi possono essere promossi dentro la scuola, che spesso trasmette saperi ma non orienta eticamente, non fa percepire lo scopo del sapere…
“Visione”: Arricchire le capacità di intessere e riattivare relazioni di comunità significa rafforzare il rapporto con il territorio ed aprirsi ad esso, con lo scopo non solo di socializzare le esperienze ma di interagire con la comunità ed esserne un suo punto di riferimento per aiutarla a diventare Comunità educante. Quello che facciamo deve essere a favore degli apprendimenti, per estendere il successo formativo, per non lasciare indietro nessuno.

 

  • Una scuola sempre aperta

“I Centri socio-educativi dentro la scuola”: L’impegno comune che nasce dal coinvolgimento dei Centri Socio educativi all’interno della vita scolastica è quello di consolidare un percorso educativo continuo ed unitario in cui i “saperi” diventino strumento di crescita ed i minori siano protagonisti del proprio progetto di vita. L’introduzione e la presenza costante e motivante di educatori che afferiscono al mondo del volontariato e della cooperazione sociale – cardini a permanente presidio della dimensione di comunità votata all’accoglienza, al bene comune, all’impegno responsabile, ai valori costituzionali, alla legalità e all’etica delle scelte – significa garantire e promuovere non solo le pari opportunità in ingresso, quanto e soprattutto quelle “in uscita”: significa dare di più a chi ha meno, inserendo le eccellenze in un sistema di tutoring che sia di supporto a chi fa più fatica e di stimolo alle eccellenze.
“L’offerta del pomeriggio per…”:
– aiutare chi fa più fatica
– sostenere tutti gli studenti senza particolari problemi a migliorarsi
– valorizzare i talenti e le eccellenze

 

  • Alcuni Numeri

Nel 2013, anno dell’avvio del progetto,  gli studenti seguiti dagli educatori nei centri diurni erano 40, tutti segnalati dai Servizi Sociali.
Oggi (anno 2015), con il trasferimento di nuove competenze educative nella scuola, gli educatori del terzo settore, gli esperti e gli insegnanti e accompagnano circa 550 studenti della scuola primaria e secondaria.
Durante ogni anno scolastico vengono svolte 1.650 ore di attività pomeridiane su laboratori di:
– sostegno
– recupero
– potenziamento

 

Molte sono le attività realizzate ed in continuo sviluppo, le scuole continuano a specializzare i propri interventi con attività complementari ed ulteriori interventi di sostegno (psicologico, genitoriale, culturale, formativo, ecc.) durante tutta la giornata e rivolgendosi anche agli adulti…
Alcuni esempi di attività svolte:

 

 

  • EDUCazione

Responsabilità vuol dire anche e soprattutto abilità nel dare risposte:
Ecco quindi che una comunità che sceglie la Scuola come punto di riferimento centrale per l’educazione agisce al suo interno per rispondere ai nuovi bisogni. Sempre più ragazzi del territorio presentano problemi di devianza e di marginalità.
Il progetto “Welcome – Scuola Aperta” ha permesso di sperimentare nuovi percorsi educativi, frutto della positiva contaminazione di “mondi” diversi.

 

  • Cosa è nato e continua a crescere

– Un’offerta didattica nuova, dove si unisce il sapere al saper fare ed al saper essere;
– Un nuovo modo di pensare la scuola;
– Un nuovo modello di welfare locale, dove chi ha bisogno di aiuto non lo riceve in luoghi “separati” dal resto della comunità;
– Una scuola che insegna ai ragazzi ad aiutarsi a vicenda e a pensarsi come gruppo che costruisce il territorio.