Ultima modifica: 5 Maggio 2021
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Richieste di frequenza in presenza: nessuna può essere accolta

A tutti i genitori

 

Ci troviamo nella spiacevole situazione di dover negare le la possibilità di frequenza in presenza a tutte le persone che, appartenenti alla categoria dei lavoratori dei settori chiave, ne avevano fatto richiesta per i loro figli. Ci scusiamo per aver richiesto alle famiglie di inviarci la documentazione ed aver fatto perdere tempo, se avete pazienza vi spieghiamo perché abbiamo agito in questo modo e perché adesso dobbiamo negare a tutti la possibilità.

Dopo l’uscita del DPCM il 2 marzo 2021, il Ministero dell’Istruzione aveva inviato una nota operativa (clicca qui per leggerla) in data 4 marzo 2021, che, parlando della possibilità di aprire le scuole per le lezioni in frequenza, precisava:

a questo proposito, restano attuabili […] le disposizioni del Piano Scuola 2020-2021 […] nella parte in cui prevedono che vada garantita anche “la frequenza scolastica in presenza… degli alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”.

La scuola pertanto, su precisa istruzione del ministero, si era mobilitata affinché le famiglie potessero fare richiesta e inviarci la documentazione relativa.

Il giorno 6 marzo il Ministero dell’Interno ha invece diramato una circolare (clicca qui per leggerla) in cui non si fa accenno alla possibilità di frequentare in presenza per i figli dei lavoratori dei settori essenziali. Abbiamo allora scritto direttamente al presidente della Regione Toscana, al fine di avere chiarimenti su queste due indicazioni in conflitto tra di loro. Abbiamo ricevuto risposta ieri pomeriggio in cui si precisa che l’interpretazione corretta è quella per cui non è possibile fare alcuna deroga per la frequenza in presenza. Possono frequentare solo le categorie esplicitamente citate nel DPCM. La segreteria del Presidente della regione ci ha informato che nel decreto legge “Sostegni” dovrebbero essere contenute apposite misure di ripristino dei congedi parentali COVID nel caso in cui la DaD torni ad essere la modalità ordinaria delle istituzioni scolastiche.

Ci scusiamo ancora per avervi fatto fare richiesta, abbiamo provato in ogni modo ad accogliere più bambini possibile ma gli ultimi chiarimenti (che contraddicono le prime indicazioni) non ci lasciano alcuna possibilità.

 

Il Dirigente Scolastico

Luca Gaggioli